È il 1957 quando Bernard Malamud pubblica il suo secondo romanzo The Assistant, tradotto da noi con il termine meno complesso de Il commesso. Lo scrittore, nato a Brooklyn nel 1914 e morto nel 1986, si è già fatto notare con alcuni racconti, piccoli capolavori che verranno poi raccolti nel volume Il barile magico (appena ristampato da Minimum fax), ma il vero esordio è con Il migliore (romanzo da cui nell’84 verrà tratto un film con Robert Redford) che gli vale la qualifica di “scrittore promettente”. La promessa è mantenuta, qualche anno dopo, all’uscita del quarto romanzo L’uomo di Kiev che regala a Malamud il Premio Pulitzer. Esponente di quella che viene ormai definita “letteratura ebraico-americana”, Malamud ne è una delle personalità più brillanti anche se meno note e celebrate. Il suo mondo, fatto di piccoli uomini spesso impegnati a difendersi da un’esistenza beffarda e implacabile, è raccontato con un’ironia sempre sottile o in altri casi più apertamente feroce. Fin dalle prime prove però è evidente il principale interesse dell’autore: raccontare storie. La storia, il piacere di costruirla passo dopo passo e di narrarla a chi legge, spesso totalmente rapito, sono il vero credo di Bernard Malamud.
In questo senso, Il commesso ne è forse l’esempio tra i più emozionanti e puntuali.
La vita di Morris Bober sembra procedere senza sorprese dietro i vetri di un piccolo negozio di alimentari nascosto nel cuore di Manhattan. Qualcosa però accade, nella sua esistenza entra Frank Alpine, piccolo ladruncolo di origini italiane, che verrà assunto come commesso. Il giovane goy (il non ebreo, il gentile) si innamora di Helen, la figlia dell’ebreo Morris, e per lei resisterà dietro al bancone del negozio, sempre più assediato dalla concorrenza, fino al sorprendente finale che rende l’intero libro leggibile come un romanzo di formazione e gli dona il respiro illuminante della parabola.
La vicenda è straordinariamente intrecciata intorno alle emozioni, ai segreti di queste tre esistenze in cerca di redenzione. La narrazione, dal rimo quasi ipnotico, si svolge attraverso le azioni, i gesti, gli sguardi e perfino le abitudini, dei protagonisti. È la loro storia, i suoi dettagli, che rende questi personaggi talmente reali, vivi, da lasciarci stupiti che, chiuso il libro, non siano seduti di fianco a noi.
Lo stile, sempre di facile lettura e apparentemente disadorno, quasi dimesso, è al contrario un esempio di magistrale padronanza della penna e un capolavoro di perfezione.
In due parole: quando i bottegai fanno i conti col proprio destino
Scheda di ANDREA TOGNASCA
BERNARD MALAMUD
IL COMMESSO
Editore: EINAUDI
Anno di pubblicazione: 1957
Numero di pagine: 282
Prezzo: € 10,80
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Categories: Lo Scaffale Segreto