Compilando le schede per Lo Scaffale Segreto si discute spesso (tra noi “schedatori”) se sia opportuno offrire al lettore una traccia della trama del libro scelto o se sia preferibile puntare sull’atmosfera o sul versante della critica letteraria; e ovviamente i pareri sono discordi. Be’, nel caso di Casa desolata di Dickens (l’ultimo titolo della nostra piccola serie in occasione del bicentenario dalla nascita del grande scrittore) il problema non si pone, perché non è umanamente possibile riportare neanche una traccia della trama nelle dimensioni di queste presentazioni. Casa desolata, con le sue più di 800 pagine, è un grandissimo romanzo che vedo come una spirale: i circa 50 personaggi principali, all’inizio quasi bidimensionali, senza spessore, difficilmente distinguibili tra loro, entrano dall’estremo più esterno di questa spirale e si muovono sullo sfondo della brulicante e nebbiosa Londra di metà Ottocento, del suo limaccioso e impetuoso Tamigi e delle campagne verdi e lussureggianti degli immediati dintorni. Su questa linea immaginaria i protagonisti si muovono all’inizio lentamente, poi via via più veloci verso il centro; alcuni sono nobili, altri popolani, altri miserevoli. Una menzione a parte meritano i bambini, come nota Nabokov nel suo saggio introduttivo: “… i loro problemi, la loro insicurezza, le loro umili gioie, e la gioia che danno, ma soprattutto la loro infelicità…” È molto probabile che Dickens qui riviva in modo intimo le sventure della sua famiglia ai tempi durissimi della sua infanzia. Che cosa lega strettamente tra loro spesso a loro insaputa i tanti personaggi che vengono via via introdotti come in un grandissimo palcoscenico? Tutti, con le loro doti di bontà o di malignità, di follia o di saggezza, di bellezza fisica o di bruttezza, di nobiltà d’animo o di miserevolezza, tutti sono accomunati dal muoversi verso il punto finale della spirale che si presenta quasi come un gorgo: la causa legale Jarndyce contro Jarndyce, che ruota attorno a discordi testamenti della famiglia Jarndyce. È una causa misteriosa (solo i numerosi famelici legali che ne muovono le fila fingono di capirci qualcosa) che dura da molti anni, che ha travolto intere generazioni e che è il motore dell’agire conscio o inconscio dei diversi personaggi. I protagonisti si recheranno all’udienza finale alla Corte di Giustizia del Lord Cancelliere, constatando che i costi processuali hanno consumato l’intero importo dell’eredità per cui la causa non ha più senso perché la cifra contesa ormai non esiste più. Casa desolata è anche un giallo, col suo simpaticissimo tipicamente anglosassone detective, Mr Bucket (un Montalbano ante litteram), con i suoi morti alcuni per fame, altri per droga, altri ancora assassinati; ma anche coi suoi momenti quasi felici, spesso legati alla solarità di alcuni personaggi, in particolare Esther che in un certo senso è la protagonista, in quanto io narrante di una gran parte della vicenda. Nelle ultime 200 pagine, quando la spirale si fa stretta, il ritmo accelera, la trama ti prende per mano e non ce la fai a staccarti. Non riesci a credere che nel 2012 si possa leggere emozionandosi un’opera quasi smisurata con tanta partecipazione.
In due parole: come succede nei grandi romanzi dell’Ottocento un affresco grandioso nel quale immergersi per lunghi giorni di divertimento e di riflessione.
Scheda di SUSANNA SCHWARZ
CHARLES DICKENS
CASA DESOLATA
Editore: EINAUDI
Traduziona a cura di Angela Negro
Prima pubblicazione italiana: 1901
Numero di pagine: 824
Prezzo: € 18,00
NICEPRICE € 16,20 – SCONTO -10%
Categories: Lo Scaffale Segreto