CATTEDRALE di RAYMOND CARVER

CATTEDRALE“Guarda! Anch’io mi trascino! Ma, più inebetito d’essi,

Io dico: Cosa chiedono al Cielo, tutti questi ciechi?”

(da I ciechi di Charles Baudelaire)

Queste ultime righe della poesia di Charles Baudelaire sono un omaggio a Raymond Carver e al suo racconto Cattedrale che dà il titolo alla raccolta. Ci racconta di un marito e di una visita inattesa e non gradita di un amico non vedente della moglie. Il marito, tipico personaggio carveriano di provinciale disperato, debole e ottusamente “cieco”,  lo deve intrattenere per cortesia ma di malavoglia. Si trova a dover fronteggiare un mondo sconosciuto. Durante la serata deve spiegare a Robert, il vero cieco, come è fatta una cattedrale apparsa sulla schermo del televisore rimasto acceso durante la cena. Qui l’arte di Raymond Carver si fa sublime. Con uno stile asciutto, scarno e senza fronzoli con frasi brevi e cadenzate pone i due personaggi, il vedente e il non vedente, in una situazione di scambio. Robert il non vedente insegna al marito a vedere e percepire in altro modo, e soprattutto spiega che anche un cieco è una persona normale con le proprie emozioni e pensieri. I due mondi alla fine si compenetrano arricchendosi l’un l’altro. Cattedrale rimane, forse, il solo racconto della raccolta che si conclude con una nota positiva. Gli altri racconti, sempre con un gran lavoro di cesello, solo l’essenziale, rappresentano uno spaccato non troppo edificante e piuttosto impietoso della società americana.  Un complesso arazzo di americanità provinciale e alienata, immersa in un dolore lacerante, colta da un “improvviso” fulmine che la squarcia come nel racconto Una cosa piccola ma buona dove il lutto e il dolore per la perdita del figlio, il giorno del suo compleanno, fa scoppiare in pianto i genitori accettandone la morte, nel retrobottega di un pasticciere, o in Febbre dove il protagonista sfebbrandosi accetta la separazione della moglie che lo ha lasciato con i figli. O ancora, un nuovo trasloco nel racconto La casa di Chef, o il licenziamento in Conservazione, o l’impossibile riconciliazione ne Lo scompartimento e così anche negli altri racconti. È il quotidiano che affascina e irrompe nei racconti di Carver, piccole cose, atti, brevi frasi tolte dal reale della vita: è questo che ne fa un vero scrittore. Cosa vogliamo di più?

Raymond Carver (1938-1988) è stato ripubblicato da Einaudi con Il mestiere di scrivere (2008), Principianti (2009), Vuoi star zitta, per favore (2009), Se hai bisogno, chiama (2010), Cattedrale (2011).

In due parole: vedere o non vedere, questo è il problema.

Scheda di CARLO MARTEGANI

RAYMOND CARVER
CATTEDRALE

Editore: EINAUDIAGGIUNGI AL CARRELLO
Traduzione di Riccardo Duranti
Prima edizione: 1983
Prima traduzione italiana: 1987 (Serra e Riva Editori)
Numero di pagine: 226
Prezzo: € 20,00
NICEPRICE € 17,00 – SCONTO -15%


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