Che razza di libro! di Jason Mott è un libro che ha già una sua storia prima ancora di essere uscito in libreria.
Già, perché se è vero che Che razza di libro! di Jason Mott sarà a scaffale dal 12 maggio 2022, negli Stati Uniti si è già aggiudicato il prestigioso National Book Award.
Un libro che l’editore NN aveva per le mani già da molto tempo.
Ed è un libro che si era già conquistato i loro cuori e le loro menti.
Prima che Jason Mott trionfasse.
Siamo certi che Che razza di libro! di Jason Mott conquisterà nei lettori molto di più.
Cominciamo dal titolo.
Che razza di libro! è una geniale traduzione e trasposizione del titolo originale Hell of a book!
Ma con Che razza di libro! viene automaticamente inserito già dal titolo uno dei temi chiavi del geniale romanzo di Jason Mott.
Eppure parlare di questioni di razza per descrivere l’oggetto di Che razza di libro! di Jason Mott sarebbe riduttivo.
Questo romanzo procede con un’alternanza di capitoli.
Il protagonista (non ha nome, e fino a quasi metà libro non sappiamo nemmeno che aspetto abbia) è uno scrittura in tour per gli USA.
Su tutti i media compare il suo volto perché ha scritto un libro dal titolo Che razza di libro! in vetta a tutte le classifiche.
Sta girando da nord a sud, istruito a dovere dalla sua agente e dal suo media trainer per sapere cosa dire, come dirlo, perché dirlo.
E’ sempre straniante leggere queste parti perché abbiamo come l’impressione che l’autore sia capitato per caso a fare quello che sta facendo.
Non sa cosa rispondere quando gli chiedono di cosa parli il suo libro, non ha idea di come comportarsi, ha firmato per un secondo romanzo di cui ha speso tutto l’anticipo ma non ha scritto ancora una parola.
Per capire il ritmo di questo libro, basta leggere una delle prime pagine.
La cosa da ricordare è questa: questa è soprattutto una storia d’amore. Non ve lo scordate mai.
Ma ora che lo abbiamo detto, conosciamoci meglio: sono le tre di notte.
Sono le tre di notte e io sono da qualche parte nel Midwest, in uno di quegli stati piatti dove tutti sembrano più simpatici del dovuto.
A questi capitoli narrati in prima persona dal protagonista scrittore, si alternano quelli dedicati ai un ragazzino, ribattezzato Nerofumo perché la sua pelle è nerissima, nera come il carbone.
Nerofumo ha due genitori che gli hanno insegnato il dono dell’invisibilità, per imparare a sentirsi al sicuro, protetto.
Perché se sei nero non sei né sicuro né protetto.
Poi c’è un ragazzino, un altro.
Nero anche lui, la sua unica colpa.
Un ragazzino ucciso da otto colpi di pistola, non sappiamo dove, come e quando perché ogni volta che il protagonista incontra questa notizia accade qualcosa che lo distoglie dal capirne di più.
Come queste storie arrivino ad intrecciarsi, lo si scopre man mano che si procede nella travolgente lettura di Che razza di libro! di Jason Mott.
Due sono i punti di forza di questo romanzo:
1.La scrittura.
Jason Mott ha una scrittura straordinaria, una capacità di narrare e di scrivere (inteso come azione del de-scrivere) che gli anglosassoni definirebbero “stunning”.
Ogni frase letta tira il lettore verso quella successiva.
2. La trama
Che razza di libro! di Jason Mott è la dimostrazione che esistono filoni inesauribili non per l’urgenza dei temi in sé.
Il desiderio di leggere questo romanzo è tale perché è la scrittura a essere trascinante, e al tempo stesso è la trama per come è concepita a trattenere a sé il lettore che, inevitabilmente, si domanda “Ma che razza di libro é?!”.
Che razza di libro!
Jason Mott
NN Editore
Tradotto da Valentina Daniele
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Tags: Che razza di libro, Jason Mott, NN Editore, razzismo