Un tuffo… splash… uno, due, tre, quattro… respiro… bracciata… uno, due, tre, quattro… respiro… bracciata. Così nuotando in una soleggiata domenica pomeriggio di mezza estate, il protagonista Neddy Merrill decide di percorrere la contea a nuoto attraverso le piscine dei suoi amici in un ideale fiume d’acqua, e di giungere alfine a casa sua. Neddy Merril all’inizio può sembrare l’archetipo del sogno americano: di bell’aspetto nella sua mezza età, ricco, un buon lavoro, una moglie adorata, quattro figlie. Mentre nuota e corre da una piscina all’altra si sente come un pellegrino, un esploratore, l’uomo del destino. Amerebbe togliersi il costume e nuotare nudo, per sentire e fondersi maggiormente con gli elementi della natura. Si crede diverso dagli amici proprietari delle piscine in cui chiede di poter nuotare. Amici che stanno sempre a bordo vasca senza mai buttarsi in acqua, che chiacchierano a vuoto dei loro soldi e dei loro amori, annoiandosi con una sigaretta tra le labbra e un cocktail in mano. Nuotando da una piscina all’altra nelle acque color zaffiro s’immagina di essere un cavaliere senza macchia e senza paura, coraggioso e integro, un eroe. Ancora un tuffo… splash… uno, due, tre, quattro… respiro… bracciata. Ma all’improvviso, un’incrinatura, la fiducia in se stesso comincia a vacillare. Amichevoli, sediziose voci che ha captato qua e là s’insinuano nella sua mente: sono due anni che tua moglie non… le tue figlie sono… non possiamo prestarti… sei ridotto all’osso… finito. Prosegue il suo cammino e si ritrova a dover attraversare una strada, nudo, con le macchine che sfrecciano veloci e gli automobilisti che lo scherniscono. Raggiunge una piscina, un tempo privata, ora diventata pubblica. La folla è enorme, l’odore di cloro lo appesta. Qualche bracciata e subito via da quel maleodorante mondo reale. Fugge anche dalla piscina di una sua ex amante che lo allontana malamente. Si avvicina un temporale. È infreddolito, stanco, le forze lo stanno abbandonando. Nell’ultima piscina ha la forza stanca di qualche bracciata. Incomincia a piovere e la pioggia lo accompagna sfinito sulla soglia della sua casa, buia e in rovina. Batte con i pugni sulla porta, tenta di abbatterla a spallate, e poi, guardando attraverso le finestre, vede che la casa è vuota e disabitata. L’autoillusione di un mondo perfetto e in armonia sprofonda nella disillusione del nulla in un gioco spazio-tempo.
Questo il senso del racconto di John Cheever (1912-1982), che attribuisce al protagonista la sua passione per il nuoto, il denudarsi (sembra che nell’accingersi a scrivere si spogliasse dei vestiti rimanendo in boxer, come un mettersi a nudo di fronte al mondo) e l’acqua come elemento purificatore. Considerato dalla critica – non a torto – il Čhecov d’America, viene dopo la grande scuola del racconto di F. Scott Fitzgerald, Ernest Hemingway e prima di Raymond Carver. John Cheever è pubblicato da Fandango libri che con Il nuotatore e il volume Racconti italiani pubblica anche il romanzo Falconer. Sperando in futuro nella pubblicazione della raccolta completa dei suoi racconti – circa 120; chissà?
In due parole: Un tuffo nelle acque della vita.
Scheda di CARLO MARTEGANI
JOHN CHEEVER
IL NUOTATORE
Traduzione di Marco Papi
Editore: FANDANGO
Prima edizione italiana: 2000
Numero di pagine: 56
Prezzo: € 5,00
NICEPRICE € 4,25 – SCONTO -15%
Categories: Lo Scaffale Segreto