LO STRAPPACUORE di BORIS VIAN

LO STRAPPACUOREAlcuni conoscono Boris Vian come l’autore de Il disertore, canzone contro la guerra tradotta in più lingue e ancor più eseguita; altri conoscono l’autore di romanzi, La schiuma dei giorni è considerato il migliore fra i dieci scritti; altri ancora il poeta di liriche funamboliche, tra le quali Non vorrei crepare. Gli amanti del jazz avrebbero apprezzato la sua tromba in furibonde jam-session nelle caves di Saint-Germain… La lista sembrerebbe continuare all’infinito pur tralasciando l’attività di giornalista, critico musicale, drammaturgo, organizzatore culturale, inventore e (breve) di ingegnere. La verità è che Boris Vian, nato a Ville-d’Avray (Francia) nel 1920, fu tutto questo insieme, un talento multiforme e incontenibile che si espresse quasi con rabbia e cercò definizione, spesso con dolore, nell’arco di una vita durata soltanto 39 anni.

Non è forse un caso che una personalità dai così tanti volti decida di esordire in letteratura sotto pseudonimo, e quasi per sfida, con un romanzo alla maniera hard boiled,  Sputerò sulle vostre tombe, che diventa immediatamente un best seller in patria. Sorte contraria toccherà agli scritti più sentiti e personali dell’autore: Lo strappacuore infatti fu quasi ignorato quando uscì nel 1953.

Caratteristica del libro è l’assenza di una trama “forte”, l’intreccio è quasi un pretesto per mostrare un mondo. Vian fonda una realtà totalmente personale e in questa muove personaggi al limite del riconoscibile come esseri umani, raccontandoli con un linguaggio che gioca senza sosta con la sintassi, il lessico, i doppi sensi e i calembour spesso sorprendenti. Ne Lo strappacuore quindi la scrittura è davvero e ossessivamente gioco, sorpresa e palestra di una fantasia irrefrenabile. Per questo il protagonista si chiama Giacomorto, “nato privo di pregiudizio e preconcetto”, e arriva in un paese dove nulla sembra aver senso, dove la morale segue strade mai battute e terribili, dove il tempo si smembra e i mesi si chiamano lugliembre o aprosto e ben si guardano dall’avere 31 giorni, dove alcune lumache blu regalano il dono del volo a chi le mangia. Dove insomma accadono e si pensano cose davvero “fuori dal mondo” e dove tuttavia nessuno sembra stupirsene. Unico a registrare questa realtà con qualche soprassalto è Giacomorto, non a caso il nostro Virgilio senza memoria, che per giunta esercita il mestiere di psicologo e cercherà di curare Clementina dall’opprimente amore per i suoi tre gemelli, che chiunque troverà naturale chiamare tremelli.

Si farebbe un torto al libro riassumendone la trama, Lo strappacuore sfugge alla condensazione, è davvero un’audace avventura della mente che si vive pagina dopo pagina. Boris Vian disse dei propri romanzi: “Ho provato a raccontare alla gente delle storie che non aveva mai letto…”.  Lo strappacuore ne è una lampante dimostrazione.

In due parole: una della storie che non avete mai letto (lo dice l’autore stesso!)

Scheda di ANDREA TOGNASCA

BORIS VIAN
LO STRAPPACUORE

Traduzione di Gianni Turchetta
Editore: Marcos y Marcos 1993AGGIUNGI AL CARRELLO
Prima edizione italiana: 1965
Numero di pagine: 240
Prezzo: € 12,50
NICEPRICE € 10,62 – SCONTO -15%


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