«All’improvviso una bambina alta mezzo metro assestò a Smilzo un calcio nello stinco e lo guardò con odio.
‘Che stai facendo?’ le chiese scioccamente.
‘F-f-….ngulo’ gli sputazzò da sotto la nana di tre anni massimo. Impugnava una clava di plastica rossa e aveva preso di mira il suo ginocchio.
Lui le piantò una mano sulla testa, per tenerla lontana da sé, ma quella continuava a spingere come un ariete inferocito.
Smilzo si guardò intorno, cercando di capire chi fossero i genitori. ‘Di chi è questa bambina?’ chiese.
La domanda cadde nel vuoto.»
Lui è Smilzo, un ex analista finanziario di successo caduto in disgrazia e che adesso vive sotto i ponti. Lei è una bambina di tre anni, “alta mezzo metro”, senza un nome né una famiglia. I due s’incontrano in un modo alquanto insolito, durante una rapina in un supermercato nella quale la madre della bambina resta uccisa. Smilzo si ritrova a dover prendersi cura della piccola, così indifesa e bisognosa di protezione. Una banda di criminali, infatti, li seguirà per tutta Roma attraverso vicende piene di suspense e in alcuni momenti tragicomiche e al limite del surreale. Il ragazzo allora cercherà l’aiuto di una compagnia decisamente improbabile: un prete, un anziano professore universitario affetto da alzheimer e il suo piccolo chihuahua con cui crede di poter parlare…
Nel suo primo romanzo, Se ho paura prendimi per mano, edito da Corbaccio, l’autrice narra una storia originale, ma che si avvicina molto a tanti fatti di cronaca attuali che coinvolgono ogni giorno i destini di molta gente. Anche il contrasto tra la bellezza della città eterna e la povertà in cui Smilzo è costretto a vivere dopo il suo tracollo finanziario sono simbolo della realtà contemporanea che spesso dimentica i nuovi poveri, lasciandoli in preda al loro triste destino. In una società in cui ognuno pensa solo a se stesso e ai propri problemi, due destini fatti di solitudine vanno a incrociarsi inizialmente senza volerlo, diventando poi una scelta reciproca e consapevole.
La sorte della bambina è nelle mani di questa bizzarra compagnia e, contro ogni prospettiva di riuscita, alla fine Smilzo riuscirà a risolvere lo strano caso che coinvolge la piccola e a riportarla a una vita serena con quello che resta della sua famiglia. E così il protagonista riuscirà a riscattare un po’ anche se stesso e la sua vita ormai spenta, con la speranza di riuscire a viverne una migliore, fatta di attenzione per le piccole cose che gli danno la forza per andare avanti.
Carla Vistarini sorprende piacevolmente con il suo romanzo d’esordio, una commedia commovente che racconta una storia dei giorni nostri in modo gentile e con una scrittura davvero scorrevole. Perché tutto può succedere, nel bene e nel male.