SULLE STRADE DEL SILENZIO di GIORGIO BOATTI

SULLE STRADE DEL SILENZIOÈ un libro per una vacanza di meditazione Sulle strade del silenzio di Giorgio Boatti: un “viaggio per monasteri d’Italia e spaesati dintorni”, ricerca interiore di sé e parallela osservazione dell’altro e dell’altrove. Guardarsi dentro e guardarsi intorno in cerca di un orizzonte, personale e collettivo.

C’è in origine un vuoto, un’inquietudine, un bisogno di fare il punto e voltare pagina: quando la domanda di Chatwin “che ci faccio io qui?” non trova risposta, conviene mettersi in cammino, in gioco, alla prova. Ecco allora la scelta di bussare ai monasteri in cui si raccolgono uomini e donne chiamati da Dio per misurare la loro fede unendo preghiera e lavoro – l’“ora et labora” di san Benedetto -, solitudine e comunione: luoghi di ritiro dalla mondanità ma non dalla Storia – “esercitare l’appartatezza” non è estraniarsi dagli altri -, dove si praticano accoglienza e ascolto, ospitalità e fraternità.

Boatti li scopre via via, in auto su e giù per l’Italia, dalle Alpi alla Sicilia, dalla Liguria alla Puglia, dalla Toscana alla Calabria, senza mai fare a ritroso il percorso dell’andata. Non è un turista, non scrive guide alla moda per ferie agrobiologiche in monasteri bed & breakfast. Non è nemmeno un credente né un infedele in cerca di conversione. Ma riconosce come fondamentale la dimensione religiosa, la voce dell’anima, il soffio dello Spirito. E vuol farne esperienza e racconto.

Da laico, dubita e prende le distanze quando intravede segni di quel potere temporale che da sempre corrode la Chiesa. E lo fa senza remore. Fugge ovviamente dal caravanserraglio di Padre Pio, in cui tra affari e superstizione il sacro si è fatto sagra, tempio pagano, market della fede. Ma lascia dubbioso anche Bose, il modello più elogiato, perché teme un eccesso mediatico che ne comprometta l’originaria radicalità dell’annuncio.

Preferisce la penombra: come Nostra Signora della Trinità, nel cuore dell’Appennino emiliano, tre fratelli e mezza dozzina di container su cui svetta una gru, sperando di tirar su i muri. O Sant’Ilarione nella Locride della ‘ndrangheta, dove un eremita belga è lì per fare da ponte vivente ai pellegrini. Luoghi in cui più parla il silenzio. Oasi dove meno arriva l’eco di quegli “spaesati dintorni” che formano il suo viaggio parallelo. Un’Italia arlecchina cucita con aree industriali e outlet, periferie cementificate, colline stravolte, montagne abbandonate. C’è qui un filo che unisce il Calvino della “speculazione edilizia” al Franco Arminio, poeta e paesologo di frontiera, passando per il Pasolini critico della gioventù consumata e consumista.

Così, al diario dell’ospite, che tra celle e biblioteche, orti e mense, chiostri e gelide camerette, riacquista un respiro, intreccia un dialogo, intercetta un senso per tornare nel mondo, nel libro si accompagna il réportage, tra società e costume. È il mestiere che Boatti (Zinasco, 1948) esercita con rigoroso scrupolo e sobrietà, con metodo e passione. Buon giornalismo e ricerca sul campo: andare, guardare, ascoltare, verificare, raccontare. Come sempre avviene nei suoi libri inchiesta, da Piazza Fontana  alle spie delle multinazionali, dal terremoto di Messina ai bolidi della Ferrari. Ogni volta attento ai “luoghi comuni”, come si intitolava la rubrica a lungo condivisa con Oreste del Buono su Tuttolibri: non gli stereotipi ma gli spazi e i modi di formazione di un vivere insieme, di un’identità nazionale. I luoghi, materiali e culturali, in cui si sono fatti gli Italiani.

Il nucleo della sua meditazione è un confronto-scontro tra due modelli di vita. Il dentro e il fuori dei monasteri. Non si tratta di fuggire e ritirarsi. Ma di “stare nel mondo prendendone nel frattempo la giusta distanza”. Riscoprire il silenzio per “rimettere in cammino le parole (…) dare nomi precisi alle cose”. Superare lo spaesamento, perché i dintorni, oggi sempre più atlante di macerie, tornino ad essere Paese, Comunità.

In due parole: un’alternativa al rumore vacanziero.

Scheda di LUCIANO GENTA

GIORGIO BOATTI
SULLE STRADE DEL SILENZIO

Editore: LATERZAAGGIUNGI AL CARRELLO
Numero di pagine: 324
Prezzo: € 18,00
NICEPRICE € 15,30 – SCONTO -15%


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